LAMBERTO PIGNOTTI

TRE SCHERZI

 

L’ASPIRANTE SCRITTORE

C’era una volta un aspirante scrittore molto giovane della buona borghesia che si invaghì di una professoressa di scuola media, matura e affascinante, madre di una figlia avuta da un trafficante di cocaina ucciso da una banda rivale.
Il giovane scrittore passava le giornate con la bella insegnante e se ne innamorava sempre più, ma non gli era possibile vivere serenamente la sua passione, sia perché quella banda avversaria voleva ad ogni costo una valigia piena di diamanti opportunamente nascosta, sia perché la donna andava con accortezza cercando la protezione di un corrotto funzionario di polizia che infatti la sposò.
Il giovane trasse dalla vicenda un best seller, impalmò la bellissima figlia dell’insegnante, e tutti quanti vissero a lungo felici e contenti.

IL SOTTOSCRITTO E LO SCRIVENTE

C’era una volta il sottoscritto che, mentre stava scrivendo delle parole su di un pezzo di carta, incontrò lo scrivente, e subito scattò fra loro qualcosa di magico e misterioso: entrambi sembravano infatti rispecchiare un conflitto di stile, un incontro-scontro di grammatiche e sensibilità diverse.
A unire però i due restò per sempre il segno inconfondibile di una personalità duplice ma allo stesso tempo inconfondibile, e di conseguenza ambedue vissero felici e contenti.

UNO SCRITTORE ECCEZIONALE MA ALQUANTO IRRESOLUTO

C’era una volta uno scrittore eccezionale ma alquanto irresoluto che, indeciso se dar vita a un vasto romanzo drammatico in versi oppure a un lungo poema epico in prosa, e incline a non sprecare parole che giustamente gli sembravano un bene troppo prezioso, lasciò in bianco un numero incalcolabile di pagine, senza perciò gravare la mente di tanti lettori che di conseguenza vissero a lungo felici e contenti.